The importance of foundations

Oggi parliamo di foundations ovvero di biancheria e in particolar modo di reggiseni. Questo è un argomento a cui tengo molto perché da portatrice di fisico a clessidra e qualche rotolino qua e là, il discorso biancheria intima è qualcosa che va al di là dell’estetica, e che anzi, a volte, fa direttamente a pugni con l’estetica :-/

Ho iniziato a prendere seriamente la questione biancheria, e soprattutto il tema scottante “reggiseno” per questioni di salute: spalline troppo sottili e reggiseni troppo poco contenitivi mi creavano continuamente mal di schiena e mal di collo. Inoltre, una conformazione delle coppe non adeguata mi aveva originato una spiacevole infiammazione. E quando dico che ho iniziato a badare a queste cose per ragioni di salute, vuol dire che l’ho fatto quasi dietro “prescrizione medica”, è stata infatti la mia senologa a indirizzarmi verso modelli più consoni al mio fisico. E le sarò eternamente grata per questo (oltre che per il lavoro che fa, che è molto molto più utile e importante che dare consigli di abbigliamento, ovviamente).

Torniamo a noi. Se un buon fondotinta è quel prodotto che serve a uniformare il colorito della pelle, correggendo piccoli difetti ed esaltando il naturale colore del nostro viso, la biancheria giusta per noi è quella che sostiene e meglio esalta la naturale forma del nostro corpo. Ci ho messo molto ad arrivare a questa conclusione. Per anni ho litigato con me stessa, cercando di entrare nei meravigliosi reggiseni di Intimissimi, finché non mi sono resa conto che per forme abbondanti non vanno semplicemente bene. Non sono sbagliati loro, non sono sbagliata io, semplicemente non siamo compatibili.

In questo post voglio mettere a frutto e condividere con voi il risultato di anni di “studio” (se lo shopping può essere considerato uno studio 😉 ) e l’esperienza accumulata per prove ed errori. Spero che l’argomento possa interessarvi. Vi parlerò di shapewear, iniziando dal tema “reggiseno”, e di come, con la giusta biancheria possiamo valorizzare le nostre forme, senza stravolgerle e cambiarle. Questo post è  per tutte, ma per questioni di esperienza personale, è pensato soprattutto per chi è formoso e chi litiga ogni giorno con il bisogno di contenere, sostenere e gestire le proprie curve.

  • L’importanza di prendere le misure corrette. Sembra banale, ma le misure sono fondamentali. Davvero. Le misure necessarie per trovare la giusta taglia di reggiseno sono due: il sotto-seno e il giro-seno. La misura sotto-seno denota la classica taglia (Prima, Seconda, Terza e così via), mentre il giro-seno indica l’ampiezza della coppa (A, B, C, D, E e così via). I marchi dedicati alle più formose presentano svariati incroci di queste due misure: se avete un seno abbondante ma siete piccine di schiena ad esempio, un marchio che vi offre semplicemente una quarta non fa per voi: la coppa vi andrà bene ma la fascia vi starà larga. Ricordiamoci questa cosa: la fascia fa due terzi del lavoro: se la fascia non è della misura giusta, il reggiseno non terrà, non c’è nulla da fare. Personalmente io non amo il sistema italiano per indicare le misure della fascia: prima, seconda, terza, etc, non mi dicono nulla. Preferisco il sistema europeo che indica l’effettiva circonferenza in cm: 70, 75, 80, 85 etc. (o il corrispettivo sistema british in inches (30, 32, 34, etc.). Quindi, armatevi di metro da sarta a prendete le giuste misure. Ogni marchio ha le sue misure di conversione, ma generalmente 70 corrisponde a una prima, 75 a una seconda, 80 a una terza, 85 a una quarta e così via. Affidatevi sempre alle tabelle di conversione messe a disposizione dai vari marchi, se state comprando online, se invece state comprando in negozio, arrivate preparate 😉 Inoltre ricordate che la misura della fascia è giusta quando il reggiseno è alla stessa altezza sia davanti che dietro, ovvero, quando non vi si alza sulla schiena. La coppa secondo me è la cosa più difficile da determinare perché è tutta una questione empirica. Le svariate tabelle di conversione fanno corrispondere a ogni misura giro-seno una coppa, ma ovviamente la cosa cambia da modello a modello, e spesso, le tabelle non tengono conto di questo fattore. Indicativamente la coppa giusta ha le seguenti caratteristiche: il seno non esce sopra, sotto o di lato; il ferretto appoggia sulla gabbia toracica senza sollevarsi mai (nemmeno di lato); la parte inferiore centrale del reggiseno, ovvero il “triangolino” o fascetta tra le due coppe, appoggia anch’essa sulla gabbia toracica. Il senso è che la semicirconferenza del ferretto deve essere grande come la semicirconferenza del seno. Non siate timide e se avete necessità di salire di misura, salite (ve lo dice una che per anni ha preso una coppa D, quando aveva in realtà bisogno di una F!!!!). E’ difficile trovare la coppa giusta e sbaglierete molte volte, ma prima o poi capirete e dopo di che, il reggiseno non sarà più qualcosa di scomodo che non vedrete l’ora di togliere, ma sarà quell’indumento che vi toglie peso e non vedrete l’ora di vestirvi per mettervelo!
  • Nel dubbio, fatevi misurare! Sull’onda della famosa Victoria’s Secret, molti marchi ora offrono un servizio di fitting. Io ho usufruito recentemente di quello di Triumph in un negozio monomarca a Milano (in corso Buenos Aires per chi fosse interessato) e devo dire che è stato illuminante. Per anni infatti, seguendo le tabelle messe a disposizione da Triumph stessa ho sempre acquistato la taglia 75/seconda con coppa D. Infatti, questa è la taglia che rispetta le indicazioni della tabella date le mie misure (73 sottoseno/93 circonferenza). Tuttavia ho sempre sentito gli indumenti un po’ stretti e non mi ci vedevo bene (leggi, avevo spiacevoli rotolini che uscivano dai lati). Durante il servizio di fitting, partendo dalla misura indicata dalla tabella, ovvero 75D, mi è stato proposto di provare varie altre combinazioni: 75E, 75F, ma anche 70F e 70G, finché non abbiamo appurato che la misura migliore per me fosse proprio la 75F. Ovviamente qui è servita l’esperienza dell’assistente alla vendita e la conoscenza della vestibilità dei vari modelli. Per cui, se avete forme particolari, il mio consiglio è non esitare a farsi aiutare. Questo vale soprattutto per il discorso delle taglie equivalenti. Ci ho messo un po’ ad afferrare il concetto di taglie equivalenti, ma in sostanza è questo: a ogni taglia – composta sempre da misura di fascia e coppa – corrisponde una taglia sorella che si ottiene salendo di una misura di fascia e scendendo con una misura di coppa, oppure scendendo con una misura di fascia e salendo con una di coppa. Per cui alla taglia 75D, corrispondono le taglie 80C oppure 70E. Queste due taglie hanno circa la stessa vestibilità della 75D, ma a seconda dei modelli, potrebbero andarvi meglio. E qui arriviamo all’importanza del giusto modello 😉
  • L’importanza del giusto modello. Ogni modello ha la sua vestibilità. No, non sono tutti uguali. E non sto parlando della differenza tra una bralette di Intimissimi e un modello super contenitivo di Lovable, ma parlo proprio della differenza tra forme diverse di coppa. Un balconcino conterrà il seno in un certo modo, ovvero inevitabilmente il seno verrà spinto verso l’alto e uscirà un po’ nella parte superiore. Un modello a cono avvolgerà il seno lungo tutta la superficie e lo spingerà in avanti. A seconda del vostro corpo, delle vostre esigenze e del vostro gusto, la scelta del modello cambierà. Ma un altro fattore da tenere in considerazione è la taglia: modelli diversi potrebbero vestire taglie diverse (vedi le taglie equivalenti di cui sopra), per cui spesso conviene provare diversi modelli e capire, per quel modello, per quel marchio, quale sia la taglia giusta.

 

  • Ferretto o wireless? Coppa preformata o no? Anche qui dipende. Vorrei sfatare un mito: i reggiseni senza ferretto reggono benissimo anche un seno abbondante. Non è vero che c’è bisogno del sostegno extra del ferretto per contenere e supportare una quarta o oltre. Anzi, spesso i reggiseni più contenitivi sono proprio senza ferretto. Per tornare al discorso di cui sopra, la gran parte del lavoro la fa la fascia, per cui se la fascia è della dimensione giusta (come circonferenza ma anche come spessore) anche un reggiseno senza ferretto reggerà benissimo. Il discorso coppa preformata o meno per me è solo estetico. Personalmente non mi pare faccia una gran differenza, soprattutto sopra una coppa B (sotto la coppa B, la coppa preformata indubbiamente aiuta a dare una forma più piena). Per comodità, negli anni mi sono orientata sempre di più verso reggiseni senza ferretto (grande è la gioia del mio diaframma che non ha più due stecche che lo schiacciano durante il giorno, soprattutto quando sono seduta alla scrivania), e con coppa non preformata ma ben sagomata. Se non ho poi necessità particolari (tipo abitini con la spallina a sottoveste, o maglie molto scollate), scelgo anche sempre reggiseni con spalline molto molto larghe e con una fascia bella alta sulla schiena (ad esempio modelli a 3 file di gancetti anziché due): questa combinazione assicura un supporto eccezionale, e addio mal di schiena, spalle, collo e quant’altro. Un altro modello molto popular è il così detto minimizer (Triumph ne ha una gamma molto vasta di diversi colori, modelli, tessuti). Al contrario del push-up che regala una taglia grazie ad un bel cuscinetto messo nella coppa, il minimizer “distribuisce” il seno in modo tale da farlo sembrare, otticamente, di una taglia più piccolo. Ora, lo so che a moltissime di voi sembrerà una cosa ridicola, ma vi assicuro che spesso, è difficilissimo trovare abiti che vestano bene un busto abbondante e che poi stiano bene anche di vita: spesso se l’abito va bene sul busto, inevitabilmente sarà largo di vita o fianchi. Avere un reggiseno che “toglie” una taglia aiuta a diminuire il gap tra busto e vita e migliora di molto la vestibilità di tanti abiti. Per cui viva viva i minimizer. Solitamente questi reggiseni hanno il ferretto, spalline abbastanza ampie e non hanno la coppa preformata.
  • Longline bra? Ne avete mai visti? Io ammetto che fino a qualche mese fa ignoravo completamente l’esistenza di questo tipo di reggiseno e l’ho scoperto quando ho iniziato a interessarmi di corsetti (anche se poi non ho mai attualizzato il desiderio di provare un corsetto). Il longline bra è un reggiseno solitamente contenitivo e senza ferretto che, come dice il termine, ha una fascia lunga…molto lunga: arriva fino al punto vita. Il senso di questi reggiseni è quello di fornire un sostegno ottimale distribuendo il peso del seno su tutta la schiena e sfruttando la lunghezza della fascia per offrire un supporto migliore. Inoltre, solitamente sono sagomati per contenere anche la zona addome (sono quindi ottimi per dare forma anche agli addomi rilassati). Devo ammettere che questa sorta di corsetto morbido mi incuriosisce moltissimo, ma ancora non ho avuto modo di provarne uno, anche perché temo che la disparità tra la mia misura di fascia e di coppa non sia adatta per le misure standard esistenti in commercio. In sostanza, non me la sento di acquistare online senza provarlo prima, ma credo che in autunno mi lancerò 😉

Triumph Longline Doreen Bra

E ora siete pronte per acquistare il vostro reggiseno perfetto?

*Simo*

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